CIMICI DEI LETTI

Patologia

cimex

 

Ectoparassita ematofago obbligato

La cimice dei letti è un ectoparassita ematofago obbligato. Ciò significa che le neanidi e gli adulti di questo insetto, per sopravvivere e riprodursi, devono obbligatoriamente nutrirsi di sangue. L’ospite può essere l’uomo, ma anche altri mammiferi e uccelli.

Le neanidi hanno bisogno di compiere un pasto di sangue per sviluppare e mutare allo stadio successivo. Gli adulti, d’altro canto, hanno bisogno del pasto di sangue per la maturazione delle cellule uovo, nel caso della femmina, e degli spermatozoi, nel caso del maschio. Ogni adulto di cimice dei letti si nutre generalmente ogni 3-5 giorni nell’arco della propria vita, che può durare anche 2 anni.


sequenza_puntura
Tavola 1 : Sequenza temporale del pasto di sangue di una femmina adulta di Cimex lectularius con caratteristica distensione dell'addome attraverso lo stiramento delle membrane intersegmentali.

Puntura ed effetti sulla salute umana

Fig. 1 : Esemplare di C. lectularius durante il pasto di sangue.

Durante la puntura il labium, che accoglie in una sua scanalatura le parti buccali, si piega all’indietro, mentre gli stiletti mascellari e mandibolari fuoriescono e penetrano la cute fino a raggiungere un vaso sanguigno. Gli stiletti mandibolari, in particolare, dotati di denticoli affilati alle loro estremità, si muovono avanti e indietro, determinando la formazione di una breccia entro la quale s’inseriscono gli stiletti mascellari (Tavola 1 e Fig 1).

Raggiunto un vaso sanguigno, generalmente solo lo stiletto mascellare destro penetra nel vaso. A questo punto sono secrete con la saliva delle sostanze ad azione vasodilatatoria, anticoagulante e anti aggregante piastrinica, per aumentare l’afflusso di sangue locale e impedire la chiusura della breccia neo-formata. Sebbene siano state supposte più di 40 tipi diversi di proteine presenti nella saliva di C. lectularius, la funzione della maggior parte di queste risulta ancora sconosciuta. Ciononostante sono state identificate con certezza alcune proteine che mostrano un’indubbia attività durante il pasto di sangue: una nitroforina, una apirasi e una proteina inibitrice del fattore X della coagulazione del sangue. Il tempo richiesto per l’ingorgo è di circa 3 minuti per le ninfe di primo stadio, mentre da 10 a 15 minuti per i restanti stadi ninfali e gli adulti.

La saliva della cimice dei letti contiene delle proteine attive, ad azione enzimatica e biologica, che possono determinare, in un soggetto esposto a ripetute punture, l’insorgenza di una risposta allergica iperimmune. In funzione della sensibilità individuale, della frequenza e del numero delle punture, possono verificarsi casi di reazione allergica di tipo ritardato, di tipo immediato e di tipo ritardato, solo di tipo immediato, oppure nessuna reazione di ipersensibilità.

Molto spesso i sintomi di una risposta di ipersensibilità si manifestano con l’insorgenza di una orticaria papulosa, o strofulo, caratterizzata dallo sviluppo di lesioni eritemato-papulari, fortemente pruriginose (Tavola 2), con una micro vescicola sulla loro sommità, mentre solo raramente si riscontra una eruzione bollosa o una risposta allergica sistemica, con shock anafilattico.


sequenza lesioni
Tavola 2 : Sequenza temporale dell'evoluzione delle lesioni cutanee dopo la puntura di vari esemplari di C. lectularius in un soggetto sensibilizzato: A) 1 giorno dopo le punture; B) 2 giorni dopo le punture; C) 7 giorni dalle punture.

La reazione di ipersensibilità immediata compare da 1 a 24 ore dalla puntura e può perdurare per 1-2 giorni. La reazione di ipersensibilità ritardata si presenta, invece, da 1 a 3 giorni dalla puntura e può protrarsi per 2-5 giorni.

Alcuni soggetti, esposti per un certo periodo di tempo a ripetute punture, possono sviluppare la cosiddetta “sindrome da sensibilizzazione”, con l’insorgenza di sintomi di natura ansiogena, come nervosismo, irritabilità ed insonnia. In questi casi l’eradicazione dell’infestazione o lo spostamento del soggetto in luoghi non infestati generalmente determina la risoluzione della sintomatologia.

Oltre agli effetti diretti, dovuti alle punture della cimice dei letti, vi possono essere degli effetti indiretti a causa degli allergeni aerei che sono rilasciati negli ambienti infestati, i quali possono provocare l’insorgenza di asma bronchiale.

Infine una prolungata esposizione alle cimici dei letti con punture ripetute può provocare, seppure molto raramente, una condizione di anemia nel soggetto ospite.


Vettore di agenti patogeni per l’uomo

Cimex lectularius può ospitare naturalmente più di 40 agenti infettivi patogeni per l’uomo, come il virus dell’epatite B e dell’HIV. Ciononostante solo per due di questi vi sono prove di una possibile capacità di trasmissione vettoriale. Nel 2014/2015 infatti è stata per la prima volta accertata la "competenza vettoriale" della cimice dei letti nei confronti:


Riferimenti Bibliografici

Masini P, 2013. La cimice dei letti (Cimex lectularius): biologia, prevenzione, controllo. Veterinaria Italiana - Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" - Collana Monografie, Monografia 23:93-139.

Salazar R, Castillo-Neyra R, Tustin AW, Borrini-Mayorí K, Náquira C, Levy MZ, 2014. Bed Bugs (Cimex lectularius) as Vectors of Trypanosoma cruzi. American Journal Tropical Medicine Hygiene 14-0483

Leulmi H, Bitam I, Berenger JM, Lepidi H, Rolain JM, Almeras L, Raoult D, Parola P. 2015. Competence of Cimex lectularius Bed Bugs for the Transmission of Bartonella quintana, the Agent of Trench Fever. PLoS Negl Trop Dis. 2015 May 22;9(5)