CIMICI DEI LETTI

Biologia

cimex


Morfologia

Adulto

L’adulto, di colore rosso-brunastro, misura circa 6 mm di lunghezza. Il torace e l’addome sono fortemente compressi dorso-ventralmente, conferendo all’insetto una notevole capacità di infilarsi anche nelle più piccole fessure e nascondigli. L’apparato buccale è di tipo pungente-succhiante, con le parti buccali (gli affilati stiletti mascellari e mandibolari e il labium) allungate a formare un rostro che, in condizione di riposo, è tenuto ripiegato all’indietro, al di sotto del torace. Le antenne sono formate da quattro segmenti antennali, o antennomeri, a livello dei quali risiedono importanti recettori termo-tattici e chemio-tattici, in grado di avvertire nell’ambiente piccole differenze di temperatura e alcune sostanze chimiche, come l’anidride carbonica. Il torace e l’addome della cimice dei letti sono divisi in segmenti di derivazione embrionale. Ciascun segmento è diviso in una regione dorsale, dorso, in due laterali, pleure, ed in una ventrale, ventre. In determinate aree è presente nel tegumento un certo grado di ispessimento (sclerotizzazione) che porta alla formazione di piastre o scudi tegumentali, detti anche scleriti. Questi, in funzione della loro localizzazione, sono chiamati: tergo, tergite o noto, nella regione del dorso, pleura, nelle aree laterali, e sterno o sternite, in quella del ventre. Il torace è diviso in tre segmenti: protorace, mesotorace e metatorace. Il protorace è sempre dotato di due espansioni laterali, molto ampie in Cimex lectularius, mentre sul mesotorace si nota la presenza di una coppia di squame cutanee, dette emielitre (Fig B, 12), che rappresentano delle ali vestigiali. L’addome è formato da undici segmenti. Nella femmina l’estremità caudale dell’addome appare più arrotondata, nei maschi, invece, più appuntita.

morfologia
Fig. A = 1) ectopspermalege o organo di Ribaga; 2) area sternale addominale; 3) sterno metatoracico; 4) rostro; 5) protorace; 6) spiracoli - Fig. B = 7 mesotorace; 8) rostro; 9) clipeo; 10) antenna; 11) protorace; 12) emielitra - Fig. C e D = Veduta ventrale e dorsale di una femmina di C. lectularius.

Nella femmina, sulla regione latero-ventrale del V segmento addominale, è osservabile una piccola incisura del bordo caudale di questo segmento, denominata ectospermalege o organo di Ribaga (Fig A, 1), completamente assente nel maschio. Differenze sessuali ancora più evidenti si possono riscontrare a livello dei segmenti addominali ottavo e nono, i quali recano le strutture genitali maschili e femminili. Nella femmina sono sede ventralmente di un dotto ovopositore primario, formato da strutture appendicolari che originano dai segmenti addominali VIII e IX. Nel maschio l’organo copulatore è costituito da un paramere che origina all’apice ventrale del IX segmento addominale e si orienta nello spazio con una caratteristica curvatura verso sinistra, se osservato dal lato dorsale.

Neanidi

Le forme giovanili immature, chiamate neanidi o ninfe, si possono facilmente distinguere dagli adulti per diverse caratteristiche morfologiche che riassumiamo in breve: dimensioni, grado di sclerotizzazione del tegumento (minore negli stadi giovanili più immaturi), assenza degli organi riproduttivi, assenza della coppia di emielitre, un numero assai ridotto di peli (soprattutto negli stadi giovanili più immaturi), tarsi costituiti da due segmenti, presenza di tre ghiandole odorifere dorsali. Nelle neanidi di Cimex lectularius sono visibili le linee ecdisiali.

Neanidi di I stadio

Le ninfe di I stadio (Fig. E, F) misurano in media 1,45 mm di lunghezza. Le dimensioni minori rispetto agli altri stadi vitali, unitamente alla presenza di una sola file di peli su ogni tergite addominale, sono le caratteristiche che permettono una facile identificazione di stadio. La colorazione giallo-paglierino del tegumento denuncia un grado di sclerotizzazione minore rispetto agli altri stadi vitali.

Neanidi di II stadio

Le ninfe di II stadio sono leggermente più grandi delle ninfe di I stadio. Misurano circa 2,05 mm di lunghezza e presentano come tipicità tassonomica quella di avere almeno due file di peli su ogni tergite addominale. In generale le ninfe a questo stadio presentano un numero di peli corporei maggiore rispetto alle ninfe di I stadio.

morfologia ninfa
Fig. E = 1) ghiandole odorifere dorsali; 2) linee ecdisiali; 3) pronoto; 4) mesonoto; 5) metanoto. Fig. F = Neanide di I stadio di Cimex lectularius (veduta dorsale).
Neanidi di III stadio
Fig. 1 Neanidi di I stadio replete dopo 48 ore dal pasto di sangue

Le ninfe di III stadio sono più grandi rispetto agli stadi precedenti e presentano un numero ancora maggiore di peli sulla loro superficie corporea. Misurano circa 2,45 mm di lunghezza.

Neanidi di IV stadio

Nelle ninfe appartenenti a questo stadio i tergiti addominali presentano almeno tre file di peli. La loro lunghezza totale si aggira sui 3,03 mm. Presentano il margine posteriore del mesonoto diritto o con una leggera concavità.

Neanidi di V stadio

Le ninfe di V stadio misurano in media 4,45 mm di lunghezza. Il margine posteriore del mesonoto appare chiaramente concavo.

Fig. 2 Uova schiuse di Cimex lectularius

Uova

Le uova (Fig. 2) sono di forma ellissoidale e misurano circa 1 mm (0,93 - 1,08 mm) di lunghezza e 0,45 mm di larghezza; le proporzioni tra lunghezza e larghezza sono a vantaggio della prima di 2,4 – 2,5 volte. Le estremità polari sono arrotondate. Il polo anteriore appare leggermente incurvato obliquamente. Il margine della rima dell’opercolo si presenta leggermente sporgente verso l’esterno, formando una sorta di colletto. Il corion misura dai 5 ai 10 μm di spessore. Appare finemente reticolato per la presenza di minute sculture disposte a formare sottili trame sulla maggior parte della sua estensione, più distintamente nei pressi dell’opercolo.







Riferimenti bibliografici

Usinger, R. (1966). Monograph of Cimicidae (Hemiptera-Heteroptera)(Vol. VII).Entomological Society of America.
Paolo Masini, 2013. La cimice dei letti (Cimex lectularius): biologia, prevenzione, controllo. Veterinaria Italiana - Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" - Collana Monografie, Monografia 23:93-139.